Un santuario è un luogo di accoglienza per animali ex-da reddito in cerca di una casa, che nasce quindi in risposta ad una emergenza. Si trovano infatti rifugiati all’interno della struttura generalmente cavalli, asini, mucche, maiali, capre, pecore, galline, anatre, e tutte le altre specie che l’uomo ha creato e selezionato solo per un proprio obiettivo, un proprio utilizzo, peggiorando sempre la loro qualità di vita, oltre che privandoli della libertà. Durante i processi di evoluzione sociale ed economica iniziati con il passaggio dalla vita nomade a quella sedentaria, l’essere umano ha pian piano sottratto alla vita libera animali selvatici e li ha “addomesticati”, modificando il proprio corpo, uccidendo la loro vitalità, rendendoli così più produttivi rispetto alle proprie esigenze. Ecco che sono stati creati i cani dai lupi, i maiali dai cinghiali, le galline domestiche da quelle selvatiche, e così via. Fortunatamente sempre più persone mettono in discussione questo approccio egocentrico e antropocentrico, preferendone uno più ecocentrico e biocentrico. L’uomo non più padrone del pianeta e di tutte le sue risorse, ma parte di questo ecosistema ed in equilibrio con le sue leggi. Il risultato di questo cambiamento, di questa riconversione di vita, produce dei risultati, e uno dei più importanti è di riuscire a salvare un numero sempre maggiore di animali non umani altrimenti destinati ad una morte ingiusta. Dove vanno a finire tutti questi individui? Tanti in piccoli luoghi a gestione familiare, ma la maggior parte vengono accolti nei santuari, cercando di far vivere loro una vita degna di essere chiamata in questo modo. Un luogo per essere un santuario, deve ovviamente rispondere a certi requisiti ed è per questo che è stata sviluppata la “Carta dei Valori”.
Copia e incolla questo URL nel tuo sito WordPress per farne l'embed
Copia e incolla questo codice nel tuo sito per farne l'embed