Fermiamoli!
La mattina del 5 aprile una pattuglia della polizia stradale di Amaro, di servizio sull’autostrada Palmanova-Udine-Tarvisio, ha fermato un camion con targa tedesca diretto in Libano.
Rinchiuse all’interno 32 mucche.
Molte di loro a termine gravidanza. Quindi, anche per le leggi che dovrebbero regolare il “benessere animale” non trasportabili.
Due di loro avevano partorito durante il lungo viaggio.
Dei due vitellini nati, uno è stato trovato morto. L’altro miracolosamente è ancora vivo.
Vitadacani Onlus, Agripunk Onlus e la Rete dei Santuari si sono subito mossi per avere informazioni, e per riuscire a bloccare il trasporto e mettere in salvo le mucche.
Il nostro scopo è sì salvare questi animali, ma anche accendere i riflettori, mettere a nudo la realtà.
E la realtà è che non esistono tutele per gli animali considerati merce. La realtà è che quotidianamente migliaia e migliaia di loro vengono stipati su carri bestiame, che nulla differiscono da quelli che in un passato non troppo lontano trasportavano deportati verso campi di concentramento e gulag e laogai. E costretti a viaggi estenuanti, anche di migliaia di chilometri. Prima di venire massacrati.
La realtà è che non esiste “benessere animale” per loro.
Le leggi, poche, che dovrebbero tutelarne un minimo di vita dignitosa, vengono puntualmente disattese.
Il responsabile della ASL che abbiamo interpellato ci ha risposto che il trasporto era in regola. Che il polverone sollevato altro non è che una bufala montata ad arte da qualche giornalista. Che i vitelli nati altro non sono che frutto di parti prematuri. Che il trasporto può proseguire.
A questo diciamo NO.
Vi invitiamo a supportarci.
Come prima azione, vi chiediamo di mandare una mail per richiedere che le mucche vengano immediatamente sequestrate ed affidate ai rifugi che ne hanno fatto richiesta.
Questa la mail tipo:
Ho appreso del sequestro effettuato il 5 aprile dalla polizia stradale di Amaro di un autoarticolato diretto in Libano con un carico di 32 mucche, molte delle quali in procinto di partorire, in aperta violazione con le norme comunitarie sul benessere animale.
Gli animali erano trasportati in pessime condizioni. Spazi insufficienti, insufficiente ventilazione, senza acqua. Due di loro hanno partorito durante il viaggio ed uno dei due vitelli è morto.
Ho appreso anche che alcuni rifugi che ospitano animali da reddito (Vitadacani Onlus, Agripunk Onlus, Rifugio Miletta Onlus e altri rifugi aderenti alla Rete dei Santuari di Animali Liberi) hanno già inoltrato richiesta affinché le mucche sopravvissute vengano sequestrate ed affidate loro.
Chiedo che interveniate con urgenza sulla questione, bloccando il camion, procedendo al sequestro delle mucche e del vitello, e garantendo loro una vita libera, presso i centri che hanno dato disponibilità.
nome e cognome
Questo il blocco mail (con virgola):
tribunale.udine@giustizia.it, stefano.verri@provincia.udine.it, urp@aas1.sanita.fvg.it, segr.veterinario@aas1.sanita.fvg.it, massimo.erario@aas1.sanita.fvg.it, corrado.abatangelo@aas1.sanita.fvg.it, urp@comune.trieste.it, roberto.cosolini@comune.trieste.it
Questo il blocco mail (con punto e virgola):
tribunale.udine@giustizia.it; stefano.verri@provincia.udine.it; urp@aas1.sanita.fvg.it; segr.veterinario@aas1.sanita.fvg.it;; massimo.erario@aas1.sanita.fvg.it; corrado.abatangelo@aas1.sanita.fvg.it; urp@comune.trieste.it; roberto.cosolini@comune.trieste.it
Fermiamoli!