Ciao Felice
Perdiamo un amico.
Lo perdiamo un pugno di ore dopo aver proclamato i vincitori del premio che porta il suo nome.
Come se Felice avesse voluto aspettare di chiudere, per l’ultima volta, la sua straordinaria missione.
Felice, con la sua storia, ha fatto tantissimo per gli animali non umani più sfortunati.
E ha fatto tantissimo anche per noi.
I racconti che i giovani scrittori hanno realizzato per partecipare al concorso ci hanno fatto capire, ancora una volta, che c’è speranza, che dobbiamo continuare a lottare perché, per fortuna, c’è ancora del buono in giro.
Buono che dobbiamo assolutamente salvare.
A ogni costo.
Ciao Felice e grazie di tutta lotta e l’ispirazione.
Le parole di Sergio, l’amico umano di Felice, valgono anche per noi.
Felice non c’è più.
Un pezzo di noi non c’è più.
E come se ci avessero strappato un brandello di noi.
Non ho parole, io che spesso parlo troppo.
Posso solo ringraziarlo per averci donato ciò che non avremmo mai immaginato potesse donarci.
La sua voglia di vivere dopo le mille sofferenze patite ci hanno insegnato ad avere un altro sguardo sulla vita.
La sua voglia di riscatto è stato ciò che ci ha fatto pensare che lui, questo piccolo malandato cane, potesse essere un esempio e la sua storia di liberazione da uno dei peggiori canili del nord Italia potesse essere un esempio e un auspicio per la liberazione di tanti altri animali, di qualunque specie.
Ciao Felice, ti abbiamo amato con tutti noi stessi e ti ameremo sempre.