Porcelli in fuga
Nel novembre del 2013 venne posto sotto sequestro un canile in Puglia.
Durante l’ispezione, vennero rinvenuti alcuni maiali, ed anch’essi finirono sotto sequestro.
E lì rimasero.
Ora, il sequestro sta per essere revocato, ed è impellente trovare ai porcelli un’altra sistemazione.
Il tempo a disposizione è poco.
Ci era stata data una settimana, e siamo riusciti a patteggiare ed allungare (di poco) i tempi.
Purtroppo, per chi gestirà poi l’area, la soluzione più semplice e veloce sarà quella di decretare per tutti i maiali la condanna a morte.
Ad oggi i maiali sono 17 di cui 10 femmine (5 delle quali nate a novembre 2014) e 7 maschi (4 dei quali nati a novembre 2014); i maschi sono tutti castrati. Sono stati effettuati i prelievi per la peste suina, la malattia di Augeszky e la malattia vescicolare suina, tutti i soggetti sono risultati negativi.
Noi abbiamo forse trovato sistemazione per otto di essi.
Abbiamo bisogno di una casa anche per i restanti nove.
Che sia un santuario, un rifugio, o un privato con del terreno e tempo da dedicare.
E abbiamo bisogno di aiuto economico per il loro sostentamento.
Un maiale, se libero di fare il maiale e null’altro, vive in media venti anni.
I santuari che li accoglieranno avranno quindi bisogno di un aiuto continuativo. Dovranno sostenere, per il solo mantenimento, una spesa mensile pari a circa 50 euro per ogni porcellino, moltiplicata per dodici, moltiplicata per venti…
Senza un aiuto, anche piccolo, anche per uno solo di loro, non possiamo farcela.
Aiutaci a continuare a salvare i pochi individui che sfuggono allo sfruttamento.
Aiutaci a trovar loro casa, dar loro cibo e un riparo.