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I santuari sono sotto attacco politico ed economico

COMUNICATO STAMPA RETE DEI SANTUARI DI ANIMALI LIBERI

I santuari sono sotto attacco politico ed economico

Sapevamo che prima o poi sarebbe accaduto, ma non ci aspettavamo un così improvviso doppio colpo. Nelle ultime settimane infatti l’ambiente dei
Santuari di Animali Liberi in Italia è stato attaccato da forti interessamenti politici ed economici che mirano solo ad una manipolazione per fini ben differenti di quelli dei Santuari stessi.
Come Rete dei Santuari intendiamo denunciare fermamente tutto questo affinché risulti chiaro quali sono le nostre posizioni e quale pensiero veramente ci caratterizza e ci unisce.

La scorsa settimana con stupore e sconcerto abbiamo letto il comunicato relativo al lancio di una rete dei Rifugi di animali non umani salvati dallo sfruttamento, in seguito corretta in rete delle Oasi VeganOk.
Comunicato uscito giorni fa su Promiseland e altri siti.
Intendiamo criticare fortemente l’iniziativa presentata in quanto in modo non corretto e non veritiero il progetto viene definito come “la prima rete di Rifugi per animali non umani salvati dalla sfruttamento” mentre chi lancia lo stesso, come tutti gli addetti ai lavori e il pubblico, ben sa che dal 2010 è presente nel nostro Paese la Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia.
Nonostante le richieste di fare un passo indietro e rettificare, dall’altra parte sono state solo suggerite proposte ad oggi inaccettabili.
Si parla di collaborazione, ma come può proporre una collaborazione sincera e trasparente chi lancia un progetto senza essersi neppure premurato almeno di confrontarsi con chi da anni lavora sulle medesime tematiche con grande fatica e impegno?
Qual è la collaborazione che nasce sulla non chiarezza e sul non rispetto del lavoro altrui, se chi la propone entra a gamba tesa millantando e travolgendo l’altrui operato e senza approfondire dichiara di essere il primo a fare cose che l’evidenza mostra siano un percorso consolidato di altri?
La Rete dei Santuari è un network che riunisce 9 tra i più antichi e grandi Santuari in Italia.
Ha una rigorosa Carta dei valori che i progetti aderenti devono rispettare altrimenti non possono stare nella Rete stessa.
Principi fondamentali, antispecisti che devono essere la base di strutture di accoglienza di Animali non umani salvati dalla sfruttamento.
Il Rifugio partner scelto nell’operazione Oasi VeganOk ad oggi non ha dimostrato di rispettare tali requisiti.
Non vogliamo assolutamente entrare nel merito di ciò o criticare una struttura che come tutti i Santuari e tutti noi può solo migliorare, ma siamo costretti a dare corrette informazioni e dire che pensare che tale struttura, che ancora non ha risolto nodi importanti nella propria gestione, possa formare altri nuovi Santuari, non avendo essa stessa ben chiari alcuni punti fondamentali, ci pare un problema serio e preoccupante.
Tutti i punti lanciati dall’iniziativa sono già portati avanti da anni seriamente e con professionalità dalla Rete o da suoi aderenti.
Se l’intenzione di chi lancia il progetto è aiutare gli animali e i Santuari a crescere, bastava eventualmente mettersi in contatto con la Rete già esistente e verificare le necessità, offrire aiuto, chiedere pareri, illustrare il progetto.
Ma questa evidentemente non è l’intenzione. Si parla di unire le forze per intenti comuni e il nuovo progetto prevede di creare una seconda Rete che non farà altro che indebolire anziché unire e rafforzare. Ci chiediamo a quale scopo quindi.
La manovra prevede di creare una sorta di marchio che vada a definire i Rifugi di Animali Liberi, a bollarli, ad etichettarli e questo viene da chi nulla sa di Rifugi ma il suo mestiere è il marketing e la comunicazione.
Mai accetteremo che ciò avvenga.
I Santuari sono liberi e si autoregolamentano.
Non serve qualcuno di esterno che elargisca bollini, definizioni e standard.
Chi pensa di poter fare così deve sapere che mai permetteremo che sui Santuari venga apposto un logo.
La Rete è libera, i Santuari pure.
Nessuno ci mette un cappello. Sono i Santuari ad aver deciso di darsi delle regole e l’hanno fatto autonomamente senza che qualcuno da fuori decidesse i parametri e requisiti che possono solo essere attribuiti a logiche commerciali e di franchising. Anche perché come farebbe senza avere alcuna esperienza in tal senso?
E per concludere, un’ultima riflessione: ogni Rete o Consorzio che sia, sarà sempre un progetto di aggregazione di realtà già esistenti che vogliono unirsi per obiettivi comuni. Bene, ci chiediamo come faccia a nascere una Rete da un SOLO Rifugio e un ente commerciale?

Come se non bastasse nello stesso periodo prendeva forma anche il Movimento Animalista, nuovo partito creato e sostenuto da Michela Vittoria Brambilla e da Silvio Berlusconi.
Preferiremmo non parlarne ma non possiamo evitare di denunciare anche questo secondo tentativo di ingerenza nei Santuari, visto che recentemente c’è stata una puntata poco chiara della trasmissione di Rete4 con ospite proprio uno dei componenti della Rete.
Intendiamo come Rete prendere le distanze da tutto questo movimento, avendone bene intese le reali intenzioni. Una evidente strategia politica per cavalcare l’onda dell'”animalismo” in Italia e cercare in un modo o nell’altro di arrivare lassù, sulle comode e lussuose poltrone del Parlamento.
Quello che ci stupisce tantissimo è vedere il gran numero di persone che sono riusciti a reclutare sotto questa nuova bandiera, senza che qualcuna o qualcuno si accorga che di nuovo non ha un bel niente.
Senza che la gente si renda conto che un partito che arriva al potere decisionale non avrà solo modo di dire la propria sui “diritti animali”, ma anche su tutto il resto. Cosa diranno quindi tutti i nuovi seguaci quando, supponendo che si seguano veramente gli impegni presi sui diritti sopra menzionati, il nuovo partito si esprimerà a favore di leggi razziste e a tutela degli interessi economici dei potenti?
Cosa diranno quando il nuovo partito continuerà questa politica orientata sempre più sul terrore, sulla guerra e sulla svendita di tutto il patrimonio pubblico, giusto per citare solo alcune delle manovre più attuali?
Che almeno pensano agli animali?
E ancora. Si legge che Berlusconi non avrà voce in capitolo sul nuovo partito, che ne è solo un socio fondatore e che ci metterà i soldi.
Invitiamo chiunque a rileggere questa frase e a chiedersi se veramente ci si può credere oppure è un ragionamento puramente folle.
E sapere che queste parole sono uscite dalla bocca di un noto sedicente animalista, questo non fa altro che delineare un quadro alquanto allarmante sulla situazione italiana.

Riteniamo importantissimo prendere posizione in tutto questo. E come Rete intendiamo farlo.

Invitiamo tutte e tutti a riflettere su quanto sta accadendo e a non farsi prendere dagli ennesimi giochi politici ed economici.

Vigileremo affinché non vi siano intrusioni di questo genere nella Rete, ma ognuno di noi dovrà prendere una propria posizione affinché si possa veramente costruire insieme un futuro migliore per tutte e tutti, umani e non umani che siano.

Se questo non faremo, continueremo a vita a cercare di soffocare i sintomi di una società malata, senza mai avere il coraggio di alzare il nostro sguardo e capire che non vi sono lotte isolate, non vi sono analisi a settori a sé stanti. La lotta verso la liberazione è una sola e verso ogni forma di violenza e di prevaricazione.

I Santuari uniti nella vera Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia